Il racconto di Davide Roccasalva

Sampieri, frazione di Scicli, 30 settembre 2013

“Quando hai trascorso tutta la stagione senza entrare mai in acqua per effettuare un salvataggio, poiché hai sempre fatto sorveglianza e prevenzione, mi viene difficile pensare che proprio l’ultimo giorno di lavoro, giorno 30 settembre 2013, possa accadere qualcosa,visto e considerato che la spiaggia e’ tutta vuota. Purtroppo non fu cosi. Avevo aperto il lido Pata Pata da poco più di un quarto d’ora ero solo in una spiaggia di circa 1,5 km, quando all’improvviso dinnanzi lo specchio acqueo a circa un 800 mt avvistai in mezzo alle onde del mare 4 ,causate dal vento di scirocco, un barcone di circa 15 mt pieno a zeppa di persone tutte di colore. Potevano essere 200 o trecento, tantissime.

Mi dissi subito o DIO mio questi clandestini sono. Subito la prima cosa che ho fatto e pensato, misi in pratica gli insegnamenti del mio Maestro del corso Fabio Biagio Fidone, Direttore SNS Sezione di Ispica-Pozzallo. Chiamai subito la Capitaneria di Porto comunicando ciò che stavo vedendo e subito dopo afferrai il mio baywatch e mi misi a correre per circa 1 Km, poiche’ questa era la distanza tra dove lavoro e lo specchio acqua dello sbarco. Appena arrivato trovai una scena agghiacciante.

Decine e decine di persone erano in mare e tante di loro annaspavamo. Ci ritrovammo in tre, perciò ci buttammo in acqua e incominciammo a uscire persone. Incominciai con donne e bambini che si trovavano proprio davanti a me per poi proseguire con gli uomini che stavano piu’ in la, ma purtroppo il tempo che ne recuperavo uno altri 2 annegavano sotto i miei occhi. Il salvataggio e’ stato molto difficoltoso poichè c’era il mare 4 con un forte vento di scirocco e una forte corrente che trascinava a mare aperto. Dopo tre ingressi in acqua e aver recuperato persone ero sfinito, ma non mi davo per vinto, infatti sono entrato altre 4 volte.

Sono riuscito a salvare 3 persone e questo mi avrebbe dovuto dare una certa soddisfazione, ma purtroppo non è cosi.

Ho troppa rabbia perche’ non sono riuscito a salvare tutti. Nella mia mente ho ancora il ricordo di quelle persone che non lottavano piu’ e si lasciavano annegare e quando li andavo a recuperare vedevo quegli occhi ancora spalancati che mi fissavano, ed erano pieni di sofferenza. Non è giusto che tanti ragazzi della mia età non ce l’abbiano fatta.

Sono stato molto onorato nel ricevere telefonicamente i complimenti dal Presidente della Societa’ Nazionale Salvamento, Dott. Prof. Marino Giuseppe, ma vorrei fare un invito, e cioe’ addestrare e preparare tutti i bagnini, sopratutto quelli del sud, per affrontare nel modo migliore queste situazioni anche psicologicamente, che purtroppo non si presentano come un classico salvataggio, ma molto più complesso, e come sappiamo tante volte la prevenzione e la preparazione salvano molte più vite.”

Davide Roccasalva – Bagnino di Salvataggio

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