Società Nazionale di Salvamento, dal 1871... per la sicurezza della vita sul mare
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Comunicazione

Genova, 5 Maggio 2020 – Comunicazione del Prof. Giuseppe Marino, Presidente della Società Nazionale di Salvamento, indirizzata ai Bagnini di Salvataggio.

A tutti i Bagnini di Salvataggio SNS

OGGETTO: “Bonus” 800 Euro – Comunicazione.

Facendo seguito alla nostra comunicazione del 21/04/2020, si rende noto che l’indennità di 600 euro, prevista dall’art. 29 del D.L. 17/03/2020 N.° 18, è stata rinnovata stabilendo la cifra di 800 euro.
Chi avesse già provveduto alla richiesta di indennità (attraverso il sito dell’INPS) non dovrà ripetere la domanda.
Viceversa, chi non l’avesse effettuata nella precedente circostanza potrà ancora farlo, seguendo le indicazioni e procedure riportate sul nostro sito a questa pagina.

Fraterni saluti.

Il Presidente Nazionale
Dott. Prof. Giuseppe Marino

Genova, 4 Maggio 2020 – La Società Nazionale di Salvamento ha aderito all’invito di Camilo Botero – coordinatore generale della rete Proplayas – di partecipare alla redazione di  un piano di intervento globale per le spiagge in questo difficile momento.  Il piano ha come destinatari tutti i paesi latinoamericani, di lingua spagnola e portoghese, e i paesi del mediterraneo (Spagna, Portogallo, Italia). Il documento è in lingua spagnola. Il nostro documento è alle pagine 118-125.
Red Proplayas è una rete dei maggiori esperti delle spiagge dell’America del Sud e del centro America.

Leggi il manuale PROPLAYAS 2020: EL TURISMO DE SOL Y PLAYA EN EL CONTEXTO DE LA COVID-19_ESCENARIOS Y RECOMENDACIONES (Version Divulgacion) – 126 pag.

Dalla lettera di ringraziamento agli autori e curatori:

“Stimati colleghi,
dopo un titanico sforzo di 4 editors e 44 autori, in un tempo record, è stato elaborato il documento “il turismo del sole e della spiaggia nel contesto del COVID 19 – scenari e raccomandazioni”.
Il documento è un contributo della RED PROPLAYAS nel tentativo di trasformare la crisi sanitaria, economica e sociale attuale in una opportunità per la gestione e la certificazione delle spiagge.
Vi invitiamo a leggere Il documento, in versione spagnola e portoghese, a condividerlo, a diffonderlo il più possibile. E’ stato pensato per i gestori delle spiagge, i balneari, i comuni, i turisti.  Il linguaggio è il più semplice possibile, diretto ad un pubblico non accademico.
Il nostro scopo è di poter raggiungere tutti i media di tutti i paesi di lingua spagnola e portoghese, e per questo contiamo su ciascuno di voi.
Grazie agli editors e agli autori, che hanno fatto un lavoro fantastico, in solo due settimane  è stato costruito un grande documento che dimostra come è possibile fare grandi cose se abbiamo il coraggio di collaborare. Complimenti!”

Camilo Botero
Proplayas

Fonte: Proplayas-SNS

Roma, 28 Aprile 2020 – Il programma televisivo “Dimartedì”, condotto da Giovanni Floris, durante la puntata che andrà in onda stasera sul canale La7 alle 21,15, trasmetterà un’intervista al Dr. Alfredo Rossi, Direttore Generale Sanitario della Società Nazionale di Salvamento.
L’intervista riguarderà le condizioni di accesso ad una balneazione sicura al tempo del Coronavirus.
Nota: la trasmissione dell’intervista potrebbe subire una dilazione alla prossima puntata, in base alle esigenze della redazione.

Fonte: SNS
Immagine: La7-Dimartedì

Genova, 24 Aprile 2020 – Riportiamo l’articolo di Cristina Marrone pubblicato online sul “Corriere della Sera – Salute” il 23/04/2020. Corriere.it ha intervistato la Società Nazionale di Salvamento.

Coronavirus in mare, fare il bagno sarà sicuro? E in piscina? Le risposte

Il distanziamento va mantenuto anche in acqua perché il contagio può avvenire attraverso l’aria espirata. In mare il virus ce lo porta l’uomo ma si disperde facilmente

di Cristina Marrone

Il 4 maggio, data fissata per iniziare la fase 2 si avvicina. L’estate, quella che siamo abituati a pensare con lunghi bagni in mare e tintarella sulla spiaggia è dietro l’angolo. Ma la prossima estate potremo fare un bagno al sicuro da Covid-19? Potremo immergerci in tranquillità? E che cosa succede se ci si soffia il naso dopo una banale immersione o se ci si schizza in acqua giocando? L’Istituto Superiore di Sanità e il ministero della Salute con la consulenza della Società Nazionale di Salvamento, presieduta dal professor Giuseppe Marino fondata 150 anni fa a Genova, che da una decina d’anni si occupa anche di medicina di balneazione, stanno studiando un piano ragionato su come poter aprire le attività balneari con regole che verranno poi dettate dal governo.

Leggi l’articolo completo su corriere.it

Fonte e immagini: corriere.it

Massa Carrara, 23 Aprile 2020 – Circa 24.000 mascherine sono state consegnate agli abitanti del Comune di Montignoso (MS) da parte dei nostri volontari SNS. Si è provveduto giornalmente, grazie alle donazioni della Croce Rossa e al contributo dei cittadini, a distribuire le spese e i buoni pasto alle persone in difficoltà.
Il COC del Comune di Massa ha attivato i nostri volontari per assistere le persone in quarantena, per le necessità delle spese, buoni pasto e distribuzione mascherine.
Il supporto continua, quotidianamente, nei Comuni di Massa, Carrara e Montignoso.

Fonte e foto: SNS Sez. Massa e Montignoso

Follonica, 22 Aprile 2020 – Da Giorgio Lolini, Direttore della S.N.S. Sezione Territoriale di Follonica, riceviamo e pubblichiamo integralmente  – con orgoglio – il report della meritoria attività dei nostri volontari presso la popolazione.

Presidente,
con la presente sono ad inviare un breve report sulle attività svolte dalla sezione di Follonica fino ad oggi per l’emergenza “Covid19”.
La nostra sezione è impiegata fin dai primi giorni di emergenza presso il C.O.C. della città di Follonica insieme alle altre quattro associazioni di protezione civile presenti nel comune e questa è una breve sintesi sulle mansioni a noi assegnate:
_  presidio da parte dei nostri operatori per garantire la continuità del servizio telefonico svolto dal numero comunale della protezione civile a supporto della popolazione, 
_ abbiamo preso parte alle operazioni di ritiro presso l’autoparco provinciale di Grosseto della fornitura di mascherine arrivate dalla Regione Toscana destinate alla cittadinanza di Follonica,
_ gestione della suddivisione degli scatoloni in base agli elenchi forniti dal responsabile comunale per ogni quartiere della città, attività di imbustamento delle mascherine in sacchetti che abbiamo provveduto a consegnare a domicilio a tutta la popolazione residente,
_ consegna agli alunni del territorio che hanno necessità di tablet (gli Istituti scolastici del comune hanno messo a disposizione il materiale informatico, al fine di far proseguire l’attività scolastica con la partecipazione dei ragazzi alle lezioni online),
_ svolta attività di gestione affluenza persone presso gli uffici postali della città  per garantire il rispetto della distanza di sicurezza in occasione del nuovo calendario di consegna delle pensioni,
_ svolta attività di informazione alla popolazione e controllo nei quartieri della città e sulle spiagge per il rispetto delle misure adottate per contrastare la diffusione del virus,
_ svolta attività di installazione cartellonistica informativa presso le aree verdi della città per avvisare la popolazione sulla temporanea chiusura in seguito alle leggi riguardanti il contenimento del contagio.  
Infine abbiamo ricevuto da parte di “famigliainfuga.com” una donazione di mascherine protettive che abbiamo messo a disposizione di tutti i nostri volontari e quelli di tutte le associazioni operanti all’interno del COC.
Allego qualche foto a dimostrazione delle attività sopra descritte.
Appena possibile provvedo ad inoltrare un nuovo report sulle ulteriori attività portate avanti della sezione di Follonica durante il proseguimento dell’emergenza “Covid19”.
Le porgo i saluti da parte mia e di tutti i volontari della sezione.
Giorgio Lolini
Direttore S.N.S. sez. Follonica
Fonte e foto: SNS Sez. Follonica

Genova, 21 Aprile 2020 – Comunicazione del Prof. Giuseppe Marino, Presidente della Società Nazionale di Salvamento, indirizzata ai Bagnini di Salvataggio.

A tutti i Bagnini di Salvataggio SNS

OGGETTO: “Bonus” 600 Euro – Comunicazione.

L’art. 29 del D.L. 17/03/2020 N.° 18 sancisce che “ai lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° Gennaio 2019 e la data in vigore della presente disposizione (17/03/2020), non titolari di pensioni e non titolari di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore dalla presente disposizione (17/03/2020) è riconosciuta una indennità […omissis…] pari a 600 euro”.

Di conseguenza tutti coloro che sono stati impiegati come Bagnini (sia Piscina che Mare) e che a qualunque titolo hanno perso il posto di lavoro prima del 17 Marzo 2020 hanno diritto ad una indennità di 600 Euro.

I Bagnini che sono nelle condizioni sopra dette possono fare richiesta dell’indennità esclusivamente attraverso il sito dell’INPS. Per fare la domanda occorre:

  • essere in possesso del PIN (Personal Identification Number), codice identificativo personale che consente l’accesso ai servizi online dell’INPS;
  • chi non fosse in possesso del PIN, deve richiederlo all’INPS, accedendo al sito INPS, e seguendo le procedure di “Richiesta PIN online”. Terminata la procedura, INPS invia la prima parte del PIN via SMS (email o pec), la seconda parte del PIN viene spedita a mezzo posta orinaria all’indirizzo di residenza.

Per inoltrare la domanda di indennità è sufficiente la prima parte del PIN ricevuta.

Procedure:

Dal sito INPS si deve entrare in “MyINPS” (oppure cliccare sull’icona “Indennità 600 euro”);

  • si deve accedere a Indennità Covid19 – invio domanda;
  • si deve inserire un numero telefonico cellulare e un indirizzo e-mail;
  • si seleziona poi il tipo di indennità da ricevere “Lavoratori stagionali del turismo art. 29”;
  • si indica il tipo di qualifica “Lavoratore stagionale del turismo”;
  • si deve indicare la modalità di pagamento ed inserire il proprio IBAN.

Fraterni saluti.

Il Presidente Nazionale
Dott. Prof. Giuseppe Marino

Scarica la nota Bonus 600 euro – Comunicazione ai Bagnini di Salvataggio (PDF)

Genova, 20 Aprile 2020 – Approfondimento del Prof. Giuseppe Marino, Presidente SNS, del Dr. Alfredo Rossi, Direttore Sanitario SNS, dell’Amm. Dr. Francesco Simonetti, Comitato Medico-Scientifico della SNS.

Coronavirus : il mare e le spiagge
Le incognite connesse con la riapertura della balneazione

A cura di:
Prof Giuseppe Marino, Presidente SNS
Dr. Alfredo Rossi, Direttore Sanitario SNS
Amm. Dr. Francesco Simonetti, Comitato Medico-Scientifico della SNS

Premessa.
La pandemia da Coronavirus e la conseguente COVID-19 hanno modificato radicalmente le nostre abitudini di vita. Mentre scriviamo siamo ben consci del rischio elevato di morbilità e mortalità legato alla pandemia, rischio che è sotto gli occhi di tutti  e che per ora non viene significativamente smentito dalle stime epidemiologiche che ci vengono quotidianamente proposte.

Siamo peraltro di fronte ad un diffuso e ben comprensibile desiderio di “rinascita” che, col volgere della stagione, si fa più acuto e pressante.
Potremo finalmente andare al mare?  Questa è la domanda di vita che tutti ci poniamo.
La realtà dei fatti , le considerazioni medico-scientifiche e i modelli di previsione inducono però ad una motivata cautela, al fine di non vanificare il doloroso percorso finora compiuto, permettendo al contrario una nuova e più severa ondata di contagio.
A questo proposito occorre tenere bene in considerazione le raccomandazioni e le indicazioni strategiche recentemente emanate dalla OMS  (14 aprile 2020)  per quei Paesi che intendono ipotizzare il passaggio dalla fase 1 alla fase 2  e cioè ad una apertura delle attività socio-economiche. Citando letteralmente, questi Paesi dovrebbero assicurarsi che:

  1. la trasmissione virale sia controllata
  2. le capacità del sistema sanitario siano in grado di rilevare, isolare e trattare ogni caso, rintracciando ogni contatto
  3. i rischi di epidemia siano ridotti al minimo in contesti sociali come strutture sanitarie e case di cura
  4. le misure preventive siano in atto nei luoghi di lavoro, nelle scuole e in altre sedi ove le persone possano andare
  5. i rischi di importazione siano adeguatamente gestiti
  6. le comunità siano consapevoli, impegnate e pronte ad adeguarsi alle “nuove norme”
  7. siano implementate una serie di misure per rallentare la trasmissione e salvare vite umane
  8. ogni situazione sia valutata nella tutela dei cittadini, soprattutto dei più vulnerabili

In assenza di questi requisiti la fase 2 è fortemente sconsigliata.
Proviamo dunque a considerare il problema in senso analitico.

Il rischio
Genericamente “rischio” significa la probabilità che accada un evento, connesso a circostanze prevedibili,  in una distanza variabile di tempo.
Nel  caso del coronavirus e conseguentemente della COVID-19, sempre ricordando che gli studi di settore e le acquisizioni scientifiche non sono consolidati,  possiamo oggi definire che il rischio di contagio :

  • aumenta in funzione della densità degli individui
  • aumenta in funzione del numero degli individui infettanti circolanti
  • aumenta in funzione dell’ampiezza e velocità di circolazione degli individui infettanti circolanti
  • aumenta in funzione della carica virale emessa nell’ambiente e della sua concentrazione in aria
  • aumenta in funzione degli individui suscettibili
  • aumenta in funzione della persistenza del virus nell’ambiente

Il cosiddetto “rischio zero” non esiste. Gli sforzi di tutta la comunità scientifica e delle istituzioni nazionali  sono intesi ad una consapevole acquisizione dei concetti di rischio e, conseguentemente, a promuovere  un comportamento virtuoso  da parte della popolazione nell’ accettare e mettere in atto i criteri di contenimento del rischio stesso.

Sicurezza delle acque
Riferendoci specificamente a quanto già pubblicato sul sito della SNS, possiamo affermare con elevato livello di attendibilità che, in assenza di contaminazione legata alla presenza umana:

  • Il mare aperto, così come i litorali non adiacenti a fonti di inquinamento organico non presentano concentrazioni significative di elementi virali, dunque sono sicuri
  • Le piscine a norma di legge, trattate con il cloro e adeguatamente monitorate, non presentano concentrazioni significative di elementi virali
  • I laghi ed i fiumi a rapido scorrimento e non inquinati da sversamenti di natura organica, non presentano concentrazioni virali significative
  • L’ acqua di rubinetto (tap water) fornita dalla distribuzione controllata è esente da virus

La contaminazione di un’area di balneazione
Da quanto esposto sopra  è deducibile  una considerazione che può sembrare ovvia, ma che è davvero il punto nodale della questione:  Il virus nell’ambiente balneare viene trasferito proprio e solo dall’uomo.
Pertanto in una ipotetica  programmazione tecnica e logistica degli accessi e dell’esercizio di un’area di balneazione occorre sottolineare alcune importanti indicazioni. Queste indubbiamente costituiscono limiti evidenti sia alla libertà di movimento individuale, sia alla fattibilità dei programmi. Sono tuttavia oggi condizioni minime ed insieme  inderogabili. Non possiamo in ogni caso dimenticare che la preservazione della vita umana e della salute complessiva di una comunità deve essere prioritaria rispetto ad ogni altra attività dell’uomo e deve essere sentita come dovere per ogni cittadino.

Elementi critici di accesso e di esercizio di un’area di balneazione
(Nota : un documento più articolato su questo argomento è in fase di preparazione da parte della Società Nazionale di Salvamento)
Per Area di Balneazione si intende  una  “Area costiera (mare) o ripariale (laghi e fiumi) contigua all’acqua di balneazione corrispondente, dove possono affluire e sostare le persone che praticano la balneazione, e nelle quali possono essere presenti servizi e infrastrutture per la loro assistenza, ristoro, confort e svago”. (Norma UNI 11745:2019 : Sicurezza della società e del cittadino – Qualificazione delle Aree di Balneazione ai fini della sicurezza dei bagnanti – 30 aprile 2019).
Consideriamo, alla luce dell’emergenza infettivologica attuale, alcuni punti di criticità:

a) per gli operatori

  1. I Bagnini di Salvataggio

Per definizione sono addetti al salvataggio e al soccorso delle persone vittima di sommersione/annegamento  o di altre affezioni acute, essendo essi soccorritori non sanitari professionali, con addestramento al pronto soccorso e al BLSD (rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione, con uso di ossigeno normobarico).  Considerando la probabilità di utenza affetta da COVID-19 o portatrice del virus  occorre che essi siano adeguatamente protetti,  mediante la disposizione e l’uso di dispositivi individuali, quali mascherine, guanti o meglio maschere integrali da poter impiegare durante un soccorso in acqua o a terra. I Bagnini di Salvataggio sono veri “terminali di buona sanità”, attraverso l’opera di indicazione dei comportamenti corretti e di dissuasione da atteggiamenti pericolosi.

  1. Personale di supporto e sorveglianza dell’area di balneazione.

Valgono le stesse regole del punto 1.

  1. Gestori delle aree di balneazione
  • predisporre corridoi di accesso al mare sufficientemente larghi, per consentire la separazione delle persone
  • mantenere pulita la sabbia con frequenti lavaggi onde favorire il filtraggio e la dispersione di elementi patogeni (non solo il Coronavirus)
  • disincentivare l’uso di giochi da spiaggia a scambio tra gli utenti

predisporre la presenza e il libero accesso a gel disinfettanti per le mani

b) per gli utenti

  1. E’ di primaria importanza mantenere le distanze interpersonali suggerite dalla conoscenza medica. Non solo lungo le vie d’accesso agli stabilimenti o alle spiagge libere, non solo nella collocazione in spiaggia, ma anche in acqua. Ricordiamo che in acqua la trasmissione virale da un individuo portatore a uno sano non avviene attraverso l’acqua stessa, ma attraverso l’aria espirata qualora due nuotatori si trovassero troppo vicini.
  2. Utilizzare comunque dispositivi di protezione individuali quando si debba stazionare in spiaggia

Una “patente di immunita” ?
Uno degli obbiettivi più interessanti della ricerca attuale è il perfezionamento dei  test sierologici (segnatamente da prelievo venoso) che permettono l’identificazione dell’avvenuta risposta anticorpale. La presenza di anticorpi (IgM ed IgG) certamente indica che il soggetto è venuto in contatto con il virus, qualsiasi sia stato il livello di manifestazione clinica. Ciò conferirebbe al soggetto stesso un certo grado di immunità nei confronti del virus. Non è attualmente del tutto chiaro se questa immunità sia duratura,  garantisca difesa dalla re-infezione ed insieme una significativa riduzione del potere infettante verso altre persone.
Ciò dipende in realtà da quanto gli anticorpi siano davvero  “neutralizzanti” (quindi in grado di bloccare stabilmente il virus) e da tempo di permanenza degli anticorpi stessi.
E’  auspicabile in un futuro non lontano,  il riconoscimento (certificato) dei soggetti immunizzati,  non infettanti e non a rischio di reinfezione , obbiettivo tuttavia ancora “in progress”.
I soggetti non immuni,  che quindi non hanno contratto il virus dovranno essere particolarmente tutelati in attesa di  essere avviati alla vaccinazione (quando questa sarà disponibile).

Conclusioni
Scopo del nostro lavoro è stato di mettere in rilievo alcuni provvedimenti, istituzionali, sociali ed individuali che consideriamo essenziali ed irrinunciabili per poter immaginare una balneazione possibile, nella quale il rischio possa essere in qualche misura ridotto.
Rimane tuttavia evidente che,  pur comprendendo che la valenza economica delle attività  legate alla balneazione e’ notevole e che gli interessi degli operatori economici del settore sono rilevanti, ci si deve interrogare circa il paradosso per cui attività umane ludiche e di intrattenimento debbano svolgersi anche se gravate da rischi per la vita, propria e degli altri.
In altre parole chiediamoci se, nelle condizioni date, l’offerta di tali attività, specie se proveniente da soggetti istituzionali, sia eticamente sostenibile.
Da ultimo, se anche queste regole possono con estrema difficoltà essere applicate alla balneazione controllata rimane una evidente “terra di nessuno” costituita dalle spiagge libere ove ogni sforzo anche meritorio da parte delle autorità locali, dai comuni e dai sindaci finirebbe per rimanere vano.

Vi ringraziamo.

Genova, 20/04/2020

Scarica l’approfondimento – Coronavirus: il mare e le spiagge (PDF)

Senigallia, 17 Aprile 2020 – Continuano ininterrottamente le attività di protezione civile per il nucleo volontari della SNS Sezione Senigallia sul proprio territorio comunale. 

<<Emergenza Covid-19: al via il progetto “Aiutiamo ad aiutarci”
Parte da oggi una nuova campagna per la raccolta di generi alimentari nei supermercati della città promossa da Panathlon Club di Senigallia, associazione Rumore, Comitato della Protezione civile e vari ristoratori. Lo slogan, particolarmente evocativo, è “Aiutiamo ad aiutarci”, poiché le ricadute economiche dell’epidemia di #Covid19 interessano sempre più famiglie.
L’iniziativa, che intende rafforzare l’attività già svolta dalla Fondazione Caritas attraverso il numero verde 800 76 80 20, vede insieme ai promotori numerose realtà impegnate a offrire sostegno alla popolazione, dall’Amministrazione comunale alle associazioni Panathlon Junior Club, e Rumore, oltre a Caritas e Croce Rossa Italiana, e vari supermercati e attività economiche, tra cui figurano Di Farina in Farina, Antica Macelleria Canestrari, La Resta del Pelo, Matis, Quanto Basta e Pikta Studio.
Chiamando il numero verde 800 76 80 20 si potrà donare generi alimentari, chiedere un pacco, o anche suggerire qualcuno che può averne bisogno.
“Ancora una testimonianza di grande generosità da parte delle nostre associazioni e delle nostre attività economiche – afferma il sindaco Maurizio Mangialardi – che con la costruzione di una rete di negozi e volontari mira a soddisfare il fabbisogno alimentare di famiglie che patiscono economicamente le difficoltà generate da questa tremenda crisi sanitaria. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che si stanno impegnando concretamente in questo importante progetto: dai volontari della Protezione civile, chiamati a raccogliere e diffondere i generi alimentari, ai supermercati che hanno dato la disponibilità a creare delle apposite isole di raccolta al loro interno, fino ad arrivare a tutte le realtà cittadine coinvolte: Panatlhon Club, ass. Rumore, Fondazione Caritas, Croce Rossa Italiana, Cngei, Società di Salvamento, Falchi della Rovere, Stracomunitari, Associazione Misa, Brigate Volontarie e la Cooperativa Undicesimaora. Un grazie, infine, anche ai consiglieri comunali Roberto Paradisi e Luigi Rebecchini, i quali si sono fatti promotori dell’iniziativa presso i punti vendita”. >>

tratto dalla pagina facebook del Comune di Senigallia 
https://www.facebook.com/680752685269934/posts/4022131391132030/?d=n

Fonte e immagine: Comune di Senigallia – SNS Senigallia