Forte dei Marmi, 6 Agosto 2020 – “Storie di bagnini”: proseguono gli appuntamenti sul quotidiano “Corriere della Sera”. L’articolo di Marco Gasperetti, pubblicato il 06/08/2020.

«Io penalista e guardaspiaggia per amore del mio cane Cuore»

Martina, avvocata, fa la volontaria di salvataggio in Versilia «Ho iniziato per scommessa quando lei era una cucciola: ci capiamo con uno sguardo, tra noi c’è qualcosa di magico»

di Marco Gasperetti – pubblicato il 06/08/2020 

<<Sulla spiaggia di Forte dei Marmi, con accanto l’inseparabile Cuore, una femmina di golden retriever, Martina Bartoli, 39 anni, sembra davvero la bagnina ideale che con il binocolo scruta il mare e con il fischietto d’ordinanza mette in guardia i bagnanti più spericolati. E nessuno, ma proprio nessuno, immaginerebbe che quella donna sicura di sé e padrona della spiaggia in realtà è un avvocato penalista del foro di Firenze che ha appena preparato la prossima arringa per salvare dal carcere qualcuno. Stavolta il salvataggio riguarda invece un turista trentenne che annaspa a cinque metri dalla riva mentre la corrente lo porta al largo. «Presto, partiamo con i cani», grida a un tratto Martina e all’improvviso Cuore e gli altri quattro-zampe del gruppo di salvataggio si gettano in mare e in pochi minuti raggiungono l’uomo e lo salvano. «Ce l’abbiamo fatta, anche stavolta», sussurra Martina che sembra commuoversi quando il bagnante maldestro ringrazia i suoi salvatori. «Questi momenti ti ripagano di tutta la fatica di anni di corsi, di continue esercitazioni e di un bel po’ di sacrifici», spiega la «bagnina volontaria». Sì, volontaria, l’avvocato Bartoli non prende neppure un centesimo e, come gli altri operatori della sezione toscana della Scuola italiana cani salvataggio, andare a sorvegliare le spiagge libere della Versilia è un hobby. «Che è nato a sorpresa dopo un patto siglato quattro anni fa quando ho adottato Cuore, figlia di un cane da salvataggio ricorda -. L’allora padrone del cucciolo mi disse che per averlo avrei dovuto promettergli di brevettarlo da grande come cane bagnino. Accettai la proposta che mi sembrava un po’ strampalata e quando arrivò il momento decisi di partecipare al corso anch’io. E da allora non ho più smesso». Sostiene Martina che quel patto e quell’adozione ha rivoluzionato la sua vita e anche quella di Sara, la figlia di io anni, diventata la mascotte del gruppo. «Perché è una passione immensa che ci lega all’amore per i cani, per il mare e per la natura e soprattutto per la gente spiega -. Con i cani di salvataggio frequentiamo gli stessi corsi, partecipiamo alle stesse operazioni di salvataggio e creiamo un’osmosi incredibile. Con Cuore abbiamo un metalinguaggio, ci capiamo con uno sguardo, con un movimento. C’è qualcosa di magico, indescrivibile che non si può raccontare. E poi ho anche mia figlia Sara con me. È entusiasta e anche lei si sta preparando insieme a Jennifer». Jennifer è la figlia di Cuore. E’ nata di colore nero, ha quattro mesi e come Sara ha una gran voglia di salvare un sacco di gente. «Per il brevetto c’è da aspettare ancora un po’ di tempo sorride Martina ma loro si stanno impegnando e promettono bene. Anche mia figlia ama il mare, la natura e la gente con la mia stessa passione. Ed anche questo è un incanto che mi ripaga di tanti sacrifici». E il tempo libero? «Che cos’è scusi? risponde con una risata l’awocatessa -. Tra professione, salvataggio e, soprattutto il meraviglioso lavoro di mamma, per me non esiste proprio. Ma sono felice, non torno indietro». Martina non è la sola donna della sezione toscana della Scuola italiana di salvataggio. «Sì, siamo una quarantina su un centinaio di uomini – spiega -. Siamo bravissime soprattutto nei compiti di organizzazione e nella sensibilità verso chi aiutiamo. Come quel bambino di sei anni che qualche giorno fa si era perso in una spiaggia della Versilia». Il grande capo dell’organizzazione è Salvo Gennaro, professione luogotenente della Guardia di Finanza. E molto orgoglioso del suo gruppo: «Sono persone straordinarie, insuperabili dice -. Dedicano le vacanze e il lor tempo libero agli altri e sono state eccezionali anche durante l’emergenza Covid. E l’avvocato Martina Bartoli è uno degli esempi migliori. Bravissimi anche i cani, inseparabili da noi umani e decisivi nel nostro lavoro».>>

di Marco Gasperetti

Fonte e immagini: corriere.it

Share this post on: