Società Nazionale di Salvamento, dal 1871... per la sicurezza della vita sul mare
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intervista

San Benedetto del Tronto, 1 Agosto 2023 – Come da tradizione all’inizio del mese di agosto, i Bagnini di San Benedetto del Tronto, con in testa i responsabili locali della SNS Luca Buttafoco e Gianluigi Marinangeli, hanno incontrato i vertici della Capitaneria di porto con la comandante Alessandra Di Maglio in persona.
Foto di rito al Molo Sud, ma soprattutto uno scambio di battute ed alcune raccomandazioni da parte della comandante ai bagnini del servizio di salvamento: massima attenzione, vigilanza e controllo di ciò che accade in acqua, segnalazione di situazioni potenzialmente problematiche.
Leggi articolo completo pubblicato il 01/08/2023 sul quotidiano online lanuovariviera.it Ecco agosto, la stagione entra nel vivo. Vertice tra bagnini e capitaneria: “Tutti al lavoro per un’estate sicura”
Fonte e foto: lanuovariviera.it
Sabaudia, 25 Luglio 2023 – Lo scorso 21 Luglio, durante il suo primo giorno di lavoro, la 19enne neo bagnina di salvataggio SNS Noemi Marangon ha salvato cinque persone dall’annegamento: è successo venerdì scorso sulla spiaggia della Bufalara a Sabaudia (LT).
Già al mattino il forte vento di scirocco ed il mare mosso hanno reso; tre difficili interventi nel giro di poco tempo. Noemi è intervenuta prima in aiuto di un kite surfer che, avvicinatosi a riva, ha chiesto soccorso. Mentre stava avvisando la Capitaneria di porto, la giovane ha notato un uomo che – caduto in  una “buca” – era stato trascinato dalla forte corrente e non riusciva a tornare a riva e, pochi istanti dopo, anche la moglie ed un altro ragazzo, buttatisi in acqua per cercare di aiutare l’uomo, si sono ritrovati a loro volta in balìa delle onde. Non potendo utilizzare il pattino a causa del mare mosso, la giovane Noemi ha soccorso e portato in salvo tutti e tre utilizzando solo il salvagente di tipo “baywatch”.
Appena il tempo di riprendere il fiato; altri due giovani in difficoltà a causa dalle forte corrente e Noemi è intervenuta nuovamente: uno dei due ragazzi è riuscito a uscire dall’acqua da solo, l’altro è stato trascinato a riva dalla bagnina. In pochi minuti, Noemi Marangon ha salvato cinque persone: “Ho solo fatto il mio lavoro, sono contenta che sia andato tutto bene. La parte più difficile è mantenere la lucidità”. Brava Noemi!
La soddisfazione di Gianluca Di Lorenzo, Direttore della SNS Sezione Latina:  “I bagnini vengono formati nei mesi invernali con la Società Nazionale Salvamento. Molti ragazzi arrivano dalle scuole e sono giovani, giovanissimi e sono molto volenterosi. Ci alleniamo al mare, in piscina, facciamo tanta formazione sanitaria. I nostri bagnini sono abilitati al soccorso e all’uso del defibrillatore. Ma soprattutto amano il mare e si spendono per gli altri. A volte passiamo delle giornate che sembrano interminabili – precisa Di Lorenzo – e in altre è un secondo a fare la differenza: in quei momenti scatta l’adrenalina e andiamo a recuperare le persone. Lì si concentra tutta la formazione fatta nei lunghi mesi invernali. Il Comune di Sabaudia ha messo a disposizione 12 postazioni di salvataggio sulle spiagge libere, dotate di kit medico e i nostri ragazzi garantiscono la sicurezza anche di chi non frequenta gli stabilimenti”.
L’articolo di Fabrizio Scarfò pubblicato il 24/07/2023 su “Il Messaggero” 

Fonte e immagini: TG La7 – Tgcom24 – Sky Tg24 – Il Messaggero

Nettuno, 30 Maggio 2023 – Riportiamo la versione integrale dell’articolo “I volontari della società di salvamento Nettuno in prima linea in Emilia”, pubblicato su ilclandestinogiornale.italiasera.it , settimanale di informazione, il 30/05/2023.

I volontari della società di salvamento Nettuno in prima linea in Emilia

leggi l’articolo su ilclandestinogiornale.italiasera.it

Il gruppo di Protezione Civile della Società Nazionale della Salvamento ODV di Nettuno PROCIV ARCI è stato attivato dall’Associazione Nazionale Prociv Arci Colonna Mobile venerdì 19 maggio, con partenza sabato 20 maggio alla volta di Forlì per mettersi a disposizione del COC di Forlì.
La squadra, composta dal responsabile Fausto Onori, gli operatori Simona Quinto, De Leonardis Marco e Ferrante Francesco, alle 7 è partita da Nettuno, per raggiungere la località assegnata, dove sono stati registrati, assegnati i compiti e la mattina di domenica 21 operativi a Forlì.
La squadra si è messa a disposizione del Posto di Comando dei VV.FF. indirizzandoci nella zona alluvionata.
Lo scenario che si presentato ai nostri occhi, era uno dei gironi danteschi, uomini e donne, giovani e non più giovani, sporchi di fango si muovevamo faticosamente nel fango che gli avvinghiava le gambe e che a stento riuscivano ad uscire da quel pantano. Con qualsiasi attrezzo cercavano di liberare la strada, di portarsi a fatica all’interno della abitazione, dove l’acqua in alcuni posti aveva raggiunto i quattro metri di altezza, seppellendo tutto.
Ai lati della strada, mucchi di materiali di ogni genere, a testimonianza della devastazione provocata dall’esondazione del fiume Montone.
Un andirivieni di mezzi di sococorso, di squadre di volontari che si passavamo tra le mani ogni genere di cose dalle più semplici alle più pesanti, dentro i piani interrati dove bisognava fare presto a togliere tutto, prima che la fanghiglia di solidificasse e divenisse come il cemento.
Non possiamo dimenticare, la dinamicità con cui le persone si muovevano per poter fare qualcosa. Anche se non si conoscevano, lavoravano in armonia, senza indulgiare su ogni cosa che c’era da fare. In un’abitazione di due medici, marito e moglie ormai in pensione, c’era preoccupazione perché non avevano nessuno che potesse aiutarli, un attimo dopo, la villa era piena di volontari che chiedevano se potevano dare una mano. Nello sbomgero della cantina e del piano terra, sono state ritrovate alcune bottiglie di vino anche pregiato, allora la signora, le ha pulite dal fango, ha preso dei bicchieri, stappato le bottiglie e offerto il vino a tutti, dopo due giornate di lavoro, un momento per sdrammatizzare. La nostra squadra ha partecipato alla pulizia di questa villa, insieme ad una seconda villa. Poi abbiamo coordinato i lavori nella parrocchia di San Benedetto, spalando il fango insieme a tanti giovani volontari. A tutti, abbiamo imparato come si usava un badile, nessuno l’ho aveva fatto prima. E via per un altro intervento. La nostra Simona, una maestra della scuola primaria da poco entrata nella nostra associazione, con vero senso di altruismo si è buttata a capofitto in quello che riteneva giusto fare per gli altri, essendo veramente da esempio anche per noi più anziani. Lei ci ha dato supporto, portandoci acqua, qualche biscotto oppure andando a prendere degli attrezzi che avevamo sul nostro pickup ed ha usato il badile e portato la carriola piana di fango, non l’abbiamo vista mai stanca. Quando si è resa disponibile per partire, ghi ho detto: Simone, tu vieni. Poi deciderai se rimanere, o andare via dalla nostra associazione, questa per te è la cartina tornasole. Ebbene, ha deciso di rimanere. Siamo, comunque ritornati stanchi, ma con un bagaglio pieno di emozioni e la consapevolezza che essere nella Protezione Civile deve essere un orgoglio per chi ne fa parte. Ci rivolgiamo a tutti coloro che voglio dedicare parte del loro tempo libero per divenire Volontari della Protezione Civile, noi facciamo la differenza.

Fonte e immagini: ilclandestinogiornale.italiasera.it

Palinuro, 31 Maggio 2023 – Pubblichiamo il servizio tv “Palinuro, i migranti reclutati per fare i bagnini” – di Vincenzo Rubano – andato in onda Mercoledì 31 Maggio, in prima serata su Rete 4 all’interno del programma “Zona Bianca”, condotto da Giuseppe Brindisi.

Clicca sull’immagine e guarda il video del servizio tv  sul nostro canale Instagram.

Fonte: Zona Bianca – Rete 4

Cavallino Treporti, 13 Maggio 2023 – Pubblichiamo le foto inviate dalla nostra SNS Sez. di Treviso, diretta da Luigi Mestriner, relative alla cerimonia di consegna dei Diplomi di benemerenza che si è svolta lo scorso 13 Maggio presso il Camping Marina di Venezia Via Montello 6, a Cavallino Treporti (VE).
Durante l’evento, alla presenza delle autorità locali, il socio Sig. Dino Basso – incaricato a rappresentare la Società Nazionale di Salvamento Sede Nazionale – ha portato i saluti della Presidenza SNS.
Nell’occasione sono stati premiati:
– Scuola Nautica Militare “F. Morosini” vincitrice con due allieve, Bovo Elisa e Pierobon Alice, del concorso “ IO RACCONTO IL MARE ”
– Capitaneria di Porto Cavallino Treporti
– Camping Marina di Venezia
– Barbon Orfeo per un salvataggio in mare
– Rossi Gianni responsabile della sicurezza in mare
– Albano Girolamo medico della SNS Sez. Treviso
– Rigatti Roberto titolare della piscina
– Rossetti Silvia istuttore
– Curato Franca istruttrice
– Mestriner Andrea istruttore
– Mestriner Luigi direttore di sezione

Fonte e foto: SNS Sez. Treviso

Montignoso, Marzo 2023 – Un piacevole “Tsunami Rosa” si è abbattuto sui corsi di Bagnino di Salvataggio organizzati dalla SNS Sezione di Montignoso (MS). Queste giovani Donne non solo si sono dovute misurare con i colleghi maschi, ma spesso sono state più capaci sia nel nuoto che nelle arti marinaresche, fino ad arrivare ad essere, come in questo corso, vere e proprie motivatrici e sostenitrici dei propri compagni;
Rachele, Ginevra, Viola, Giorgia ed Arianna, hanno partecipato attivamente alla vita associativa della Sezione, conseguendo anche la qualifica di Istruttore di nuoto, Allenatore di nuoto; nei prossimi mesi parteciperanno ai corsi di operatore di moto d’acqua dì salvataggio ed operatore di Tavole da Soccorso.
Da Presidente di Sezione devo profondamente ringraziare queste fantastiche ragazze che con la loro empatica determinazione, l’ottima preparazione sportiva e natatoria ,la serietà e precisione dimostrate, hanno portato a termine un impegnativo percorso formativo.
La squadra vince sempre, ma un squadra “Rosa” ha davvero una marcia in più!
Complimenti davvero alle nostre Bagnine di Salvataggio, ed un in bocca al lupo alle nuove Allieve iscritte ed a tutte le Donne della Società Naz. di Salvamento!

Francesco Greco
Presidente SNS Sez. di Montignoso (MS)

Fonte e foto: SNS Montignoso

Tirrenia, 29 Luglio 2022 – Mario (54enne) e Giulia Angerosi (19), padre e figlia Bagnini di Salvataggio SNS, addestrati dalla Società Nazionale di Salvamento Sez. Pisa, hanno salvato 6 persone. E’ accaduto Mercoledì 27 Luglio a Tirrenia (PI) sulla spiaggia dell’Orange Beach; a partire da mezzogiorno – e fin oltre le 14 – 6 salvataggi con diverse modalità, in mare con l’ausilio di pinne e “baywatch”, a terra con utilizzo del defibrillatore e dell’ossigeno.

Con grande orgoglio per tutta la SNS, pubblichiamo l’articolo del 28 Luglio 2022 del quotidiano “La Nazione” della giornalista Antonia Casini.

Fonte e foto: La Nazione

Ravenna, 19 Luglio 2022 – Super lavoro per i Bagnini di salvataggio Domenica 17 Luglio: a causa del grande caldo, delle spiagge affolatissime e del mare mosso i guardaspiagge hanno dovuto effettuare una trentina di interventisui lidi di Ravenna.
Fortunatamente nessuno dei pericolanti era tanto grave da richiedere la rianimazione, ma i soccorritori hanno dovuto chiamare diverse volte il 118 nel corso della giornata.
Un salvataggio avvenuto a Punta Marina ha suscitato particolare clamore: una bambina e suo padre in difficoltà sono stati soccorsi da un bagnino e dalla Capitaneria.
Fondamentale – nel corso della giornata – la continua opera di prevenzione dei bagnini di salvataggio hanno passato molto tempo a richiamare l’attenzione dei bagnanti, chiedendo loro di fare attenzione e di rimanere a riva o vicini a riva.
Un ottimo lavoro di squadra ha spiegato il Bagnino di salvataggio SNS Stefano Verlicchi, coordinatore del servizio di salvataggio.

Per approfondire leggi l’intervista a Stefano Verlicchi. Articolo su ilrestodelcarlino.it – 19/07/2022
Ravenna, in un giorno i bagnini salvano trenta persone in mare

Nella foto: Bagnini di salvataggio delle spiagge ravennati (fonte foto il Resto del Carlino)

Fonte: ilrestodelcarlino.it

Genova, 15 Luglio 2022 – Riportiamo con piacere l’articolo “Un tuffo al mare ma con giudizio” del Prof. Enzo Pranzini – membro del comitato medico-scientifico della SNS e membro dell’Osservatorio nazionale sull’annegamento costituito presso il Ministero della Salute – pubblicato sul quotidiano “Il Manifesto” il 14/07/2022, nell’inserto “Mare”.

Mare. Troppi annegamenti, una tragedia dimenticata

UN TUFFO AL MARE MA CON GIUDIZIO

Ogni anno annegano centinaia di persone e sono le fasce più deboli a rischiare di più. Mancano bagnini sulle spiagge libere, a scuola non ci sono lezioni sui pericoli tra le onde e i Comuni sono poco sensibili alla sicurezza

di ENZO PRANZINI

Siamo da poco entrati nell’estate, ma le notizie che arrivano dalle spiagge italiane fanno già pensare che quest’anno il numero degli annegamenti sia destinato a salire. Negli anni ’70 in Italia si registravano oltre 1.200 annegamenti all’anno, la gran parte in mare, ma questo numero aveva cominciato a ridursi grazie ad una maggiore informazione sui pericoli e alle azioni di prevenzione, non ultimo il fatto che i ragazzi avevano cominciato a frequentare le piscine e seguire corsi di nuoto.
IN PARALLELO LE NOSTRE COSTE VENIVANO sorvegliate da addetti al salvamento sempre più preparati ed attrezzati, anche se operativi quasi esclusivamente sulle spiagge date in concessione, che sono andate aumentando di anno in anno; fatto deplorevole, ma che ha avuto questa ricaduta positiva. Alla fine degli anni ’90 si era scesi sotto a quota 400, nonostante l’aumento delle presenze sulle spiagge. Questa riduzione è stata letta come un indicatore del miglioramento delle condizioni socio-economiche delle famiglie italiane, ma da un po’ di tempo la curva ha smesso di scendere e, anzi, mostra i segnali che potrebbero precludere ad una risalita.
IN ITALIA, COME IN ALTRI PAESI, la gran parte degli annegamenti in mare è dovuta alle correnti di ritorno: quelle che riportano verso il largo l’acqua che le onde accumulano vicino a riva, e che si possono identificare perché in questi punti la linea dei frangenti s’interrompe o rallenta. Non vi è schiuma in superficie e l’acqua è più scura anche perché la stessa corrente, che può superare anche i 5 km all’ora, scava un solco nel fondale.
NESSUNO INSEGNA Al RAGAZZI a riconoscerle, a come comportarsi per non farsi intrappolare, e come, eventualmente, uscirne fuori. Una sola lezione impartita a scuola, magari nell’ora di scienze o di educazione fisica, potrebbe salvare molte vite. Queste correnti possono formarsi su quasi tutte le spiagge, anche se non tutti i litorali italiani ne sono ugualmente interessati; ma particolarmente frequenti ed intense si sviluppano in prossimità di molte delle opere di difesa costiera che proliferano lungo le nostre coste. È qui che si verifica il più alto numero di annegamenti, ma la sicurezza dei bagnanti non è un parametro previsto nella scelta del migliore intervento da fare per fronteggiare l’erosione.
MOLTO PERICOLOSE SONO LE SCOGLIERE parallele alla costa, di cui abbiamo sequenza di oltre 200 elementi, in particolare lungo il litorale adriatico. Anche quando le onde non le scavalcano, l’acqua viene spinta fra i massi di cui sono costituite e si accumula dietro. Per uscire non può che prendere la strada del varco, dove si può formare una corrente veloce. Molti pensano di essere al sicuro dietro a queste barriere perché le onde non vi arrivano, tanto da portarvi i bambini quando il mare è un po’ mosso. Molti annegamenti riguardano bagnanti portati fuori da queste correnti, e che non possono tornare a riva superando la scogliera sulla quale s’infrangono le onde.
UN CASO CHE HA FATTO LETTERATURA, e che mette in evidenza anche altri aspetti del problema, viene da Israele, dove tre ragazzi palestinesi, dopo aver camminato su una di quelle lingue di sabbia che talvolta si formano dietro a queste scogliere, si arrampicarono sui massi e andarono a tuffarsi in mare in uno dei varchi: la corrente li portò tutti al largo e non riuscirono a tornare a riva. È probabile che non fossero buoni nuotatori, dato che raramente i bambini palestinesi vanno in piscina a fare corsi di nuoto, ed è azzardato dire che se fossero stati israeliani sarebbero riusciti a riguadagnare la riva, perché queste correnti sono veramente intense, ma è certo che le popolazioni più deboli sono esposte a rischi maggiori. Anche i pennelli, quelle scogliere perpendicolari alla costa che si pongono per intercettare la sabbia in transito e fare crescere la spiaggia, innescano correnti di ritorno. Onde oblique alla riva accumulano l’acqua a ridosso della struttura, dove si forma un flusso diretto verso il largo; e con l’acqua possono essere spinti fuori anche i bagnanti.
MA QUALI ALTRE CAUSE SI OPPONGONO alla riduzione degli annegamenti? Molte famiglie italiane, neo-italiane o non ancora italiane non possono permettersi una giornata al mare in uno stabilimento balneare e si concentrano sulle spiagge libere, dove spesso manca il servizio di salvamento. Siccome la salute è un bene che lo Stato deve tutelare, non basta scrivere all’ingresso di una spiaggia che non vi è il bagnino per sentirsi la coscienza a posto. Il cartello può essere posto in spiagge remote, poco frequentate, e accompagnato da indicazioni sui pericoli che quella spiaggia presenta; in tutte le altre deve essere garantito un efficiente servizio di salvamento, almeno nella stagione balneare.
PURTROPPO, ANNEGANO SULLE NOSTRE spiagge molte persone appena giunte da paesi in cui non vi è il mare, o non vi è la cultura del mare: la loro percezione del pericolo che vi può esservi anche vicino a riva è decisamente bassa e li porta a comportamenti che spesso finiscono in tragedie. Ovviamente anche loro non vanno dove vi sono i bagnini e questo rende il problema ancor più grave perché, oltre a non avere l’assistenza di un professionista nel caso di bisogno, non vi è neppure nessuno che li metta in guardia se si avventurano in acqua dove e quando non è il caso.
L’ANDAMENTO DEGLI ANNEGAMENTI risente anche di una maggiore frequentazione delle spiagge da parte degli anziani, che hanno più probabilità di essere colpiti da malori, e se questi si manifestano in acqua possono essere comunque letali. Ma vi è una particolarità che riguarda il decesso di queste persone: spesso entrano in acqua la mattina presto, quando non fa troppo caldo, anche solo per camminare con l’acqua alle ginocchia, ma se si sentono male e cadono, possono venire sommerse anche se l’acqua è molto bassa. A quelle ore vi sono poche persone sulla spiaggia che possono correre in soccorso, ed anche sulle torrette di guardia il bagnino non si è ancora insediato.
FRA I COMPORTAMENTI CHE POSSONO portare all’annegamento ve ne sono molti altri, come l’assunzione di alcool o droghe, e in questo caso le classi di età più colpite non sono certo quelle di cui parlavamo prima. Assai più numerosi, e ancor più difficili da monitorare, sono i quasi-annegamenti, con strascichi spesso drammatici per coloro che hanno avuto la «fortuna» di essere salvati. Il problema degli annegamenti è assai più grave di quanto non sia percepito, e, per ridurne l’incidenza, deve essere fatto ogni sforzo. Famiglie, scuole, amministrazioni e tutte le strutture che sul turismo balneare traggono profitto devono impegnarsi affinché una vacanza non si trasformi in una tragedia.
ANCHE PER QUESTO IL MINISTERO della Salute ha costituito un tavolo di lavoro per la lotta contro gli annegamenti, non solo in mare, a cui partecipano, oltre ad esperti interni, anche quelli dell’Istituto Superiore di Sanità, del Corpo delle Capitanerie di Porto, di Ispra, Anci, Società Nazionale di Salvamento e Gruppo Nazionale per la Ricerca sull’Ambiente costiero.

Fonte: articolo di Enzo Pranzini pubblicato sull’inserto del quotidiano “Il Manifesto” il 14 Luglio 2022

Portonovo-Ancona, 8 Luglio 2022 – Li chiamano “Gli Angeli della Baia”: sono i volontari della Società Nazionale di Salvamento, un gruppo di una trentina di giovani, che ogni giorno si rendono disponibili affinché a Portonovo (Ancona) ci siano sempre quattro persone oltre al pilota che guida il gommone di salvamento per il soccorso.
Dai primi giorni di Luglio i volontari hanno un nuova divisa e materiale specifico per il gommone di salvamento, frutto di donazioni del locale “Consorzio La Baia”.
Edoardo Rubini è il coordinatore dei volontari SNS.

Per approfondire leggi l’articolo su:
Salvamento, gli angeli della baia con le nuove divise ufficiali “Sempre al servizio degli altri” su ilrestodelcarlino.it – 08/07/2022

Nella foto: volontari della Società Nazionale di Salvamento
Fonte: ilrestodelcarlino.it